La storia del Basket

La pallacanestro nasce nel 1891 a Springfield (Massachusetts), da un’idea di John Naismith che lavorava come insegnante di educazione fisica presso la YMCA international training school.

Il capo del dipartimento di educazione fisica dell’istituto, Luther Halsey Gulick, chiese a Naismith di trovare qualcosa che potesse divertire gli studenti durante le lezioni invernali di ginnastica.

Naismith trovò l’ispirazione da un gioco che aveva conosciuto nella sua infanzia in Canada, “duck on a rock”, in cui la regola principale era il tiro a parabola di un sasso. Attinse anche da giochi più antichi, come l’azteco Tlachtli, ed il maya Pok-ta-pok, oltre ad analizzare gli sport più praticati all’epoca, quali il football americano, il rugby, il lacrosse ed il calcio.

Dopo due settimane, Naismith formalizzò le prime cinque regole del nuovo gioco:

1) si doveva usare un pallone rotondo, che poteva essere toccato solo con le mani;

2) non si poteva camminare con il pallone fra le mani;

3) i giocatori potevano posizionarsi e spostarsi ovunque nel campo;

4) non era permesso il contatto fisico tra i giocatori;

5) l’obiettivo era posizionato orizzontalmente, in alto.

 

Il gioco della pallacanestro vede la luce il giorno 15 dicembre 1891: Naismith tradusse questi principi in tredici regole di base. Nello stesso giorno organizzò la prima partita sperimentale della storia disputata da, un gruppo di diciotto giocatori divisi in due squadre di nove ciascuno. La partita fu giocata con un cesto di vimini, usato per la raccolta delle pesche, che venne appeso alle estremità della palestra della scuola.

Le tredici regole vennero pubblicate dal giornale studentesco “The triangle”  il 15 gennaio 1892, data ufficiale della nascita del basketball. Il 20 gennaio si svolse la prima partita dalla pubblicazione delle regole, che terminò con il risultato finale di 1-0.

La prima partita pubblica ufficiale fu fissata da Naismith l’11 marzo 1892 fra una squadra di docenti e una di studenti: vinsero i primi 5-0. Lo sport cominciò a diffondersi presto negli Stati Uniti, proprio perché esercitato negli YMCA. Inoltre, gli allievi di Naismith, al termine degli studi, divennero missionari, e mentre portavano il messaggio cristiano in tutto il mondo, insegnavano anche ai giovani il nuovo gioco.

Nel 1904 fu disputato un torneo non ufficiale di pallacanestro durante le olimpiadi di St.Louis. Invece nel 1936 lo sport del basketball fu aggiunto al programma delle olimpiadi di Berlino. In questa occasione Naismith ebbe l’onore di consegnare la medaglia d’oro agli Stati Uniti, che avevano sconfitto in finale il Canada, e fu nominato presidente onorario della Federazione Internazionale Pallacanestro (FIBA), sorta nel 1932.

Nel 1946 nacque negli Stati Uniti la National Basketball Association (NBA), al fine di organizzare squadre professionistiche e rendere lo sport popolare.

Naismith comunque fu il primo allenatore della storia del basket. Guidò infatti i Kansas Jayhawks dal 1898 al 1907: in nove stagioni sedette in panchina 115 volte, vinse 55 incontri e ne perse 60. Ad oggi, il suo libro “Basketball: its origin and development” uscito dopo la sua morte nel 1941 resta il caposaldo della bibliografia della pallacanestro. A lui sono stati intitolati in Canada e negli Stati Uniti riconoscimenti, hall of fame, statue e premi.

Da allora le regole sono state perfezionate, e l’NBA mantiene delle differenze sostanziali rispetto alla FIBA, ai campionati mondiali e alle olimpiadi. Questo perché negli U.S.A. si vuole rendere il gioco più spettacolare. Per questo la pallacanestro è diventata più fisica, a dispetto della prima regola impostata da Naismith, e dal puro divertimento si è passati al vero e proprio agonismo.

D’altronde, nell’NBA hanno figurato e figurano tuttora i più grandi nomi della storia di questo sport, da Magic Johnson a Michael Jordan, Da Larry Bird a Kareem Abdul-Jabbar, Da Shaquille O’Neal a Kobe Bryant a Lebron James, e gli italiani Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari, solo per citarne alcuni.

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